Padre Modesto Todeschini opera da moltissimi anni in Burundi e si interessa anche del buon andamento del nostro orfanotrofio di Muremera mantenendo i contatti con le suore di Santa Bernardetta. Pubblichiamo la sua ultima lettera in cui rende conto di una particolare iniziativa a sostegno della minoranza pigmea.
Burundi Kamenge ottobre 20202.
Carissimi amici e benefattori.
Per continuare un po’ con le “circolari” per darvi notizie, sta volta verso la fine di questo mese missionario, vi racconto come si sia presentata l’iniziativa delle 20 casette per i Pigmei che qui chiamano Batwa.
- Sono una minoranza del 2 %. Sono i primi che abitarono il Burundi. Purtroppo spesso sono disprezzati ed emarginati. Sono definiti spesso come “ladruncoli” e può essere anche vero alle volte… Trovano raramente da sposarsi con ragazze di altre etnie hutu oppure tutsi, perciò con complicazioni ereditarie ecc.
- In questi ultimi anni c’è stato un certo miglioramento, ma solo per alcuni e non per tutti. Li chiamano con un nome ironico “i progrediti” appunto per dire il contrario. C’è tutta una serie di pregiudizi reciprochi nei confronti delle altre etnie.
- Lo scorso anno, qui a Kamenge, avevo saputo che diversi di loro erano catecumeni. A Pasqua di quest’anno sono stati battezzati. Ero andato a trovarli suscitando gioia e speranze non facili a realizzare se non c’è la loro corrispondenza e coinvolgimento.
- Per esperienza fatta altrove, sempre con loro, ho proposto per l’estate di questo anno 2020, di provare a costruirsi una casetta nuova. “Se voi vi date da fare per i mattoni di 40 cm. x 20…delle mura, se trovate gli alberi per fare le piccole capriate, chiodi necessari, noi vi aiuteremo ad avere le lamiere. Un proverbio di qui dice : “una cosa avuta per niente vale niente” !
- Difficoltà : “l’acqua è lontana”. Provvidenza volle che il progetto previsto dell’acquedotto per la nuova cappella della zona in cui abitano che si chiama Benga, poteva avere un ramo che arrivasse anche da loro.
- Procurate le forme per i mattoni, hanno iniziato a fare i mattoni ma con rilento, tanto che ora con le piogge di settembre hanno avuto delle perdite. Ma finalmente quasi tutte le famiglie, tranne tre che si sono riufiutate, hanno costruito le mura delle casette nuove che prima erano fatte con pali e fango e coperte con erba e plastiche per il tetto. Molto piccole.
- In media sono casette molto “modeste” di 5 x 4 o 3 x 6. Quattro quelle più grandi di qualche metro. Le lamiere di 3 m. di lunghezza e 90 di larghezza che abbiamo comperato sono 265. Il prezzo di una è di 24.000 frs Bu. Che corrisponde più o meno a 10 euro l’una. Il salario di una manovale è di due euro al giorno, se hanno la fortuna di averlo.
- Faremo festa e costruiremo anche la casetta per la comunità di base per la prossima stagione secca del prossimo anno sempre con il loro impegno. Forse anche le tre famiglie restanti riusciranno ad imitare gli altri. In estate o forse anche dopo Natale.
- Auguri e saluti. Siamo uniti nella preghiera e nella gioia di fare il bene nonostante tutto.
- Un’esperienza con le sue difficoltà, ma anche con tanta gioia e riconoscenza al Signore che ci fa ricordare, chi spesso è dimenticato.
Dimenticavo di dire come i bambini si siano affezionati. Sono a loro agio e si siano liberati dalla diffidenza di fronte allo straniero. Nelle foto questo dettaglio appare evidente e motivo di gioia anche per noi. Sono convinto anche che in seguito avranno la soddisfazione di curare la loro casetta e coltivare con pazienza e premura anche il terreno che hanno ricevuto dal Comune anche se arido e difficile e saranno esempio per altri.
Auguri per evitare i contagi micidiali. Preghiamo per voi con riconoscenza. Ci scoraggiamo anche qui a sentire che la pandemia sta tornando a infettare ed uccidere. Siete davvero provati duramente con le mascherine e tante attenzioni da tener conto. Che il Signore vi aiuti a reagire con fiducia e con riuscita.
Vostro aff.mo P. Modesto.