Nel mese di aprile alcuni bambini della Scuola Primaria “Giorgio Perlasca” di Quinto Vicentino sono stati ospiti a Radio Oreb con la loro insegnante Roberta e i loro genitori per condividere un messaggio di pace e raccontare un’esperienza davvero bella e singolare che li ha visti di recente protagonisti. Venerdì 22 aprile nel giardino della loro scuola è stata infatti piantumata con una cerimonia ufficiale, alla presenza del Console del Giappone in Italia, una piccola pianta di Kaki, discendente dell’albero sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki del 1945.  Angelo, Mariasole, Gabriele, Beatrice, Elisabetta e Giulio ci hanno raccontato: “Durante la seconda Guerra Mondiale in Giappone, a Nagasaki, venne sganciata una BOMBA ATOMICA. Solo attraverso delle immagini viste su alcuni libri ci siamo davvero resi conto di quanto potesse essere grave e brutto questo fatto: polvere, cenere, case, scuole, vie, tutto distrutto; persone, animali e piante, tutti morti. Non era rimasto che vuoto e tristezza. Ma dopo molti anni un uomo fece una scoperta. Masayuki Ebinuma, un arboricoltore, in pratica un dottore degli alberi, vide questo albero di kaki molto malmesso ma ancora VIVO … capite? Era sopravvissuto a tutto il fuoco, la cenere, la solitudine, era davvero un miracolo! Non poteva certo lasciarlo da solo, così con pazienza, con amore, iniziò a curarlo. Con il tempo non solo l’albero guarì ma riprese a fare anche frutti sani e belli. Il dottor Ebinuma pensò che doveva far conoscere a tutti la forza della Vita che esso rappresentava perciò iniziò ad allevare piantine di seconda generazione, cioè figlie di quella pianta; a distanza di pochi anni, quella pianta ricambiò l’amore ricevuto con semi sani che oggi sono piante adulte donate ai bambini per diffondere un messaggio di Rinascita, di Speranza e di Vita. Ma la storia non finisce qui! Dopo qualche tempo il dottor Ebinuma fu raggiunto da un artista contemporaneo giapponese (anche lui ha un nome difficile da dire!) Tatsuo Miyajima: anche lui desiderava diffondere il messaggio di Pace dell’albero di Kaki perciò fece numerose mostre di opere prima a Tokyo e poi a Venezia, alla Biennale, nel 1999. Ancora oggi si impegna, insieme a sua moglie, a far conoscere attraverso le sue opere artistiche la storia del kaki perché continuino le adozioni delle pianticelle in tutto il mondo. E una ora è nel giardino della nostra scuola a Quinto e ci insegna ogni giorno a credere nella vita e ad impegnarci per la pace!”.