periodico_ottobre_2021

Quel passaggio che ci sta davanti…

 Terza Quaresima in tempo di epidemia. E chi lo avrebbe mai pensato? In questi due anni sentimenti e atteggiamenti diversi hanno attraversato i nostri cuori e la vita sociale: dapprima paura, solidarietà, affidamento; poi speranza, ma anche stanchezza, impazienza e negazione…da ultimo fatalismo, rabbia e perfino violenza. A guardarci indietro e a guardarci dentro non pare a dire il vero una gran bella evoluzione. La ragione di questa triste deriva nel sentire comune (anche se non dobbiamo dimenticare che esiste una maggioranza silenziosa dotata di buon senso e umanità) è forse rintracciabile nella fatica ad accettare la verità cui questa pandemia ci ha bruscamente messi davanti e, cioè, che siamo creature limitate e finite. Questo virus microscopico e difficilmente controllabile ci ha ricordato che l’essere umano è fragile, vulnerabile, in una parola, mortale. Certo, lo sapevamo anche prima. O meglio lo sapeva chi si ammalava o chi perdeva una persona cara. Ora ne abbiamo preso coscienza tutti, ma ancora non è facile ammetterlo e men che meno accettarlo. E non vi è salvezza che l’uomo possa darsi da solo, per quanto utili e necessarie siano risultate le varie misure adottate via via per far fronte al problema (lockdown, mascherine, vaccini…). Non esiste un vaccino contro la morte. E allora dovremmo cedere alla rassegnazione? Sì, ma a patto che questa sia una cristiana rassegnazione, ovvero un abbandono fiducioso alla volontà di Dio e al suo amore salvifico e che avvenga solo dopo aver fatto tutto ciò che in nostro potere fare per contrastare il male in ogni sua manifestazione. Cristo, morto e risorto, alla fine è la nostra sola speranza, perché, se non moriremo di covid, di qualcos’altro, quando sarà il momento, dovremo pur morire, ma quel passaggio lo faremo con Lui, con Gesù, vita nostra, luce divina, amore senza fine. Buona Pasqua!

Don Alessio Graziani
Direttore e Assistente Spirituale di Radio Oreb

 

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